Procidana emigrata in Francia da un bel po’ di tempo, in un modo che per certi versi si potrebbe definire quasi “pendolare”, per tutto quello che riguarda il cibo e i viaggi sono una bonne vivante, come direbbero i “francisi”, mi piacciono le cose buone. Questo sito è la sintesi di quattro piccole passioni: cucinare, scrivere, mangiare e viaggiare. E ovviamente, a completare l’alchimia, c’è un quinto elemento: il legame con la mia terra e soprattutto lingua d’origine. “Amma cucenà” è infatti un’espressione procidana, una sorta di imperativo categorico per dire “dobbiamo cucinare”. Amma cucenà è uno stato d’animo, la mentalità di chi vuole mangiare pietanze e banchetti preparati rigorosamente con le proprie mani e ingredienti di qualità. È un invito a condividere a “mett’ tavula” a parlare di cucina. È un ricordo ricorrente dell’infanzia, di quando mia mamma si intratteneva di buon’ora a parlare con qualche vicina e poi, all’improvviso, entrambe si rendevano conto che il tempo stava passando veloce e c’erano piatti da mettere in tavola per pranzo… “Maro’ s’è fett tard, amma cucenà!” (Mamma mia, si è fatto tardi, dobbiamo cucinare) Esclamavano all’improvviso. “Ammacucenà” può diventare, quindi, anche un’urgenza.
Il sito trae spunto, inoltre, dalle signore a Procida che d’estate si scambiano ricette sulla spiaggia.
“E’ manget? Ch’e manget?” “Ch’e cucenet pe’ miezzjuorn?”
(“Hai mangiato? Cos’hai mangiato?” “Cos’hai preparato per il pranzo?”)
Lo avrete capito, qui ci troverete delle ricette. Alcune tradizionali, altre inventate, altre assaggiate e riprodotte o gentilmente regalate. Ricette, sì, ma non solo… “Amma cucenà” è anche una costellazione di indirizzi per farsi servire e riverire, di posti dove la cucina ha altri sapori. Nelle varie rubriche (Fujenn & magnann o Paese che vai, cucenella che trovi), troverete una rassegna di piatti tipici e punti di ristoro a Lille, dove vivo, a Procida e nei posti in cui capito, un po’ ovunque nel mondo.
Procida per me è radice solida, ma il suo mare è stato spunto di partenza verso altri orizzonti. Non sarà quindi raro trovare tra le pagine di questo blog piatti di altre cucine, provenienti da culture lontane. I miei posti del cuore, oltre a Procida e la Francia, dove abito: il Portogallo, dove ho vissuto per 4 anni. La Spagna, dove ho amici abili cucenellisti e dove mi piace tornare.
Per le ricette, ci sono un paio di guru consultati in modo costante… Mia madre, per la maggior parte dei piatti procidani e alcune ricette sfiziose. Mio padre, addetto a prelibatezze come la liatina e il suo personalissimo lupino o anche la salsiccia o le acciughe fatte in casa. Lui è anche la fonte di gran parte degli aneddoti storici legati ai piatti procidani o campani. Poi c’è mio fratello, per le ricette scientifiche, dalle dosi esatte. Mia cognata, per qualche ricetta dell’est. E poi ci sono ricordi di tanti guru, come le nonne, la biszia, amiche e amici…
Propongo per lo più cose salate, come il mare di Procida e un po’ di dolci, ogni tanto, tutti raccolti in un’unica categoria: U cor rent a r’ zuccher.
A partire da ottobre 2020, il blog è arricchito con una rubrica idealmente mensile, Cuoc@ Nostrom@, dove sono raccolte le interviste a persone procidane che hanno fatto della cucenella un mestiere, a Procida o altrove, in Italia e nel mondo.
Nella maggior parte delle ricette o delle dritte sulla cucina del mondo, non mancano aneddoti che riportano costantemente a Procida: questo sito è, oltre a un esercizio di scrittura, anche un esercizio per e della Memoria.
Alcune ricette, soprattutto procidane, possono apparire poco ortodosse, ma ci tengo a riportare quello che si è sempre cucinato e tramandato di generazione in generazione nella mia linea genealogica.
Per concludere, Ammacucenà può aiutarvi a rispondere alla procidanissima domanda “Muser c’amma fa marenn?” (Stasera cosa c’è per cena?). Si cucina sempre con un sottofondo musicale: buone cucinazioni e mangiate a tutt quant.
Avviso ai naviganti: questo blog non rappresenta una testata giornalistica, quindi viene aggiornato senza alcuna periodicità. Ricordo inoltre che Ammacucenà è una creazione spontanea, totalmente autonoma e indipendente.
Per chi volesse contattarmi, può farlo utilizzando l’indirizzo email: ammacucena@gmail.com .
Per chi invece volesse conoscermi un po’ meglio – evitando però la procidanissima domanda “a chi si figghie?” (di chi sei figlia?) 😉 – invito ad ascoltare le 4 chiacchiere sulla mia esperienza a Lille che ho avuto il piacere di scambiare con una delle fondatrici del podcast Italiane con la Valigia.
Ammacucenà lo trovate anche su Facebook, #instagram e #Twitter. Se invece volete scotoliare due corna più approfondite su quello che faccio nella vita parallela ad Amma Cucenà, che per me è più che altro grande occasione di espressione e svago, potete trovarmi su Linkedin .
Nel 2021 (a fine ottobre precisamente) Amma cucenà è diventato libro e trovate maggiori informazioni nella seguente sezione: Amma cucenà, il libro.
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In genere le foto pubblicate su Ammacucenà sono scattate da me (nei casi in cui non lo sono – nella rubrica Cuoc@ Nostrom@ il più delle volte – la fonte o l’autoria viene sempre citata). Se volete utilizzarle, contattatemi. Le foto non devono essere usate senza avvertirmi e senza citare la fonte: se lo scopro pioveranno fulmini e saette, meglio navigare sempre col sereno ⛵ . Le foto si possono trovare anche tramite la ricerca di immagini su google e sono sempre associate a questo sito, quindi la citazione della fonte è d’obbligo.
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Le interviste della rubrica Cuoc@ Nostrom@ sono realizzate e pubblicate con l’accordo degli intervistati.
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